CARPE DIEM

0
2221

Il Giffoni Film Festival è cinema, musica, cultura ed emozioni.

Ad una settimana dalla fine i ricordi sono tanti e molto intensi. Quello che mi preme raccontare è la mia personale esperienza al Festival del cinema per ragazzi, cercando di trasportarvi con il pensiero in cittadella, dove tutto accade freneticamente e in allegria.

Procediamo per gradi. Inizialmente ci vuole un po’ di tempo per ambientarsi al nuovo contesto, ci sono ragazzi che corrono ovunque, i tempi scorrono velocemente, le cose da fare sono molte ma una volta dentro e come essere Alice nel paese delle meraviglie. Intorno colori, suoni, musica, palloncini, maschere, tutto sembra una favola scritta su misura per ogni singolo membro della giuria o dello staff. Quello che più colpisce è l’euforia e il sorriso dei ragazzi, sempre presente. E’ per loro che si lavora,è per loro che nasce il Festival.

“A Giffoni si realizzano i sogni”, mi è capitato di sentire spesso questa frase e posso confermare che ciò accade realmente. I ragazzi incontrano i loro idoli e hanno la possibilità di parlare con loro per conoscerli meglio, non c’è nessuno schermo, tutto è reale e tangibile. Le emozioni sono fortissime, manifestate all’ennesima potenza senza limiti o vergogna. Gli abbracci abbondano così come i baci, nascono delle amicizie che si rafforzano anno per anno, amori, ed è meraviglioso vedere giovani di nazionalità diverse giocare e ridere insieme, con innocenza e purezza. Sembra di essere in un mondo dove regna la pace, il razzismo non esiste e tutti sono realmente fratelli. Ben presto però ci si risveglia, resta la tristezza ma è più forte la speranza. Al Giffoni Film Festival i messaggi sono trasmessi, vengono recepiti e ogni singolo ragazzo della giuria sarà portatore di nuove idee, esperienze, emozioni, che lasceranno un segno altrove. Nulla accade per caso. Inoltre, a Giffoni si cresce perché oltre a vivere la bellezza degli incontri e delle emozioni, si ha anche la possibilità di discutere di temi importanti come il bullismo o l’integrazione, senza teorie o lezioni scolastiche ma facendo circolare liberamente i pensieri e le idee. Inoltre i cortometraggi, lungometraggi e documentari proposti favoriscono la riflessione perché tutte le pellicole sono legate da un filo conduttore ben preciso, la volontà di raccontare storie di coraggio, amore ed amicizia con un’attenzione particolare per le tematiche che riguardano il mondo degli adolescenti.

Tema della 45esima edizione la celebre locuzione di Orazio “ Carpe Diem”, un invito a gustare la propria vita e le opportunità che ci offre momento per momento, con passione, sempre, senza condizionamenti o limiti derivanti da ipotetiche speranze o da paure, ansie e timore per il futuro.

A mio parere non poteva esserci tema migliore. Ci troviamo in un momento storico in cui tutto è spento, la crisi regna, il lavoro è per pochi e gli umori sono pessimi. Il rischio è quello di arrendersi e sprofondare, lasciarsi travolgere dal nulla e andare sempre più giù. Qualcosa però può salvarci, la nostra forza interiore, il coraggio di provare giorno per giorno senza rimandare a domani, il non arrendersi, cogliere l’attimo per fare della propria vita un meraviglioso spettacolo.

Questo al centro di ogni incontro e dibattito in sala stampa o in sala Truffaut, ma anche per strada, nei bar e nei vicoli del paese. Oltre al clima di festa, si respira speranza.

Ancora una volta una meravigliosa esperienza.

E’ sempre bello poter essere parte di questa manifestazione, dove i ragazzi sono uniti nel nome del cinema e della cultura, ed è sempre emozionante vederli ridere e gioire. Il loro sorriso e le loro idee sono la mia forza e mi danno la possibilità di pensare che “qualcosa arriverà”, un vento nuovo che ci trascinerà fuori dal tunnel per sbalzarci improvvisamente in un paese rinato, calmo, dove tutti potranno vivere come in una favola… Felici e contenti!