CittadinoNews anno 3 n.4

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L’editoriale di Danilo D’Acunto
Se l’estate è da sempre la stagione del divertimento e della spensieratezza, quella di quest’anno verrà ricordata con un accento piuttosto tragico e che porta con sé l’immagine violenta della guerra che si sta attualmente combattendo lungo la striscia di Gaza.
È praticamente impossibile – nello spazio di un editoriale – stilare i perché di questi scontri, così come viene difficile condannare in maniera serena e priva di dubbi l’una o l’altra delle due nazioni che si fronteggiano a colpi di stragi. La cosa più sensata da fare è documentarsi il più possibile (possibilmente non usufruendo solo del web) sulle vicende in questione, soprattutto munendosi di manuale di storia (contemporanea e non) alla mano, dato che questo è uno di quei conflitti che si radicano a fondo nel tessuto socio e culturale di quella porzione geografica interessata, così lontana ma in realtà così vicina a noi.
Accanto a questo lavoro di informazione, conviene impegnarsi anche in un lavoro di razionalismo etico, evitando inutili e nocivi estremismi nel sostenere le proprie ragione: è un fenomeno che vediamo scatenarsi in maniera incontrollata e selvaggia sui social network e resta indubbiamente il modo più pericoloso e incivile di prendere parte alla vicenda. Serve ancora oggi ribadire quanto sia stupido e banale combattere il fuoco con il fuoco?
Purtroppo viviamo un’estate (che è in realtà un periodo molto più lungo) scissa tra il riso e il pianto durante la quale dobbiamo imparare a usare il primo per difenderci dal secondo, e il secondo per non travisare il senso del primo. E’ una lezione estremamente difficile da imparare – questo è vero – ma abbiamo avuto ottimi maestri in merito: tra i tanti, i primi a venirmi in mente sono Charlie Chaplin, Eduardo De Filippo, Piero Ciampi, Rino Gaetano, George Carlin e l’ultimo al quale da queste righe va un affettuoso saluto, Robin Williams.