Daiquiri – parte II

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Dopo aver parlato delle origini del daiquiri passiamo alla sua realizzazione: secondo la ricetta IBA (International Bartender Association) si prepara shakerando 6/10 di rum bianco, 3/10 di succo di lime o limone e 1/10 di zucchero di canna liquido. Il cocktail deve essere poi servito in una coppetta ghiacciata.

Ha un colore giallo pallido tendente al bianco, con intensi riflessi verdognoli, ed è ricco di profumi delicati ed eleganti. Se preparato con il lime questo cocktail si riconosce subito per la delicatezza e l’armonia degli aromi. Ha un gusto abbastanza secco da lasciare la bocca piacevolmente pulita a lungo. È sicuramente un drink da consumare prevalentemente in estate.

Il Daiquiri può essere servito in vari modi e arricchito con succhi di frutta, per creare sfiziose varianti.
Abbiamo ad esempio:

Il Frozen Daiquiri, una moderna versione del Daiquiri, rinfrescante, ottima d’estate. Il bicchiere più adatto a servirlo è il “goblet”.

Si prepara versando gli ingredienti del daiquiri in un blender (frullatore ad alta velocità) con abbondante ghiaccio. Il risultato finale è un cocktail fresco e piacevole che può quasi sembrare una granita.

Il frozen può essere ulteriormente arricchito per creare ad esempio:

lo Strawberry Daiquiri, con l’aggiunta di fragole fresche che vengono frullate con il resto;
il Banana Daiquiri, è la versione moderna del Daiquiri con l’aggiunta di Crème de  banane ( un liquore alla banana);
il Daiquiri New Fashion, con crème de banane e fragole.

Il Daiquiri, come già detto, è celebre per essere stato uno dei preferiti dallo scrittore Ernest Hemingway, assieme al mojito (My mojito at La Bodeguita, my daiquiri at El Floridita), non a caso esistono

2 varianti a lui dedicate:

il Papa Doble, con doppia razione di rhum;
l’ Hemingway special,  con maraschino e succo d’ananas invece dello zucchero.

Un’interessante variante è l’Hot Red Daiquiri, ossia un daiquiri piccante.

Mi è stata suggerita da un cliente la cui madre è appassionata spettatrice dei programmi del canale gambero rosso.

L’hot red daiquiri è un divertente aperitivo che unisce al gusto del classico daiquiri, il piccante del peperoncino e l’amaro del bitter rosso.

Si prepara versando gli ingredienti del daiquiri in un bicchiere da miscelazione e aggiungendo un peperoncino tagliato di lungo che verrà pestato delicatamente per far rilasciare la capsicina, il principio attivo del peperoncino. Fatto ciò, si aggiunge del ghiaccio e si shakera utilizzando il boston (è uno shaker formato da un bicchiere di vetro e uno d’acciaio che si incastrano l’uno nell’altro).Si filtra il contenuto in un bicchiere colmo di ghiaccio, e si conclude colmando con il bitter rosso.  Il cocktail piò essere quindi decorato con fettina di lime o limone e qualche peperoncino fresco.

 

Il daiquiri compare anche in alcuni film:

viene ripetutamente citato nel film “Il Nostro Agente all’Avana”(film di Carol Reed del 1959);

viene citato inoltre in Improvvisamente l’estate scorsa (film del 1959, diretto da Joseph L. Mankiewicz) da Katharine Hepburn che lo offre a Montgomery Clift;

Un Daiquiri viene servito con aggiunta di  arsenico, al fine di commettere un omicidio, nel giallo “Assassinio allo specchio di Guy Hamilton (1980), tratto dall’omonimo romanzo di Agatha Christie, anche se nel doppiaggio italiano è erroneamente pronunciato dàiquiri invece che daiquìri;

e compare anche ne “Il padrino- parte II”( film  del 1974 diretto da Francis Ford Coppola), quando Fredo Corleone lo ordina mentre è a colloquio con il fratello Mike.