Il rovescio della medaglia

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Molto spesso, quello che l’uomo considera un “piacere della vita” si trasforma in qualcosa di ben diverso.

Alcuni cibi buonissimi, per esempio, stimolano in modo sublime le papille gustative favorendo il buon umore ma per il nostro organismo sono più dannosi che nutrienti. E il sesso?  Sicuramente è uno dei piaceri della vita più comuni, un istinto che permette all’uomo di unirsi totalmente con l’altro per provare, insieme, emozioni forti, intense; ma è uno dei piaceri della vita che è meraviglioso e pericoloso insieme. Il contatto fisico può contemporaneamente provocare sensazioni stupende e innescare, nel nostro organismo infezioni o malattie veneree. Il fatto che tali malattie prendano il nome da Venere, dea dell’amore, ne definisce maggiormente il carattere di contraddittorietà. L’amore può far ammalare, il sesso può far ammalare ma tutto ciò può essere evitato grazie all’informazione e alla prevenzione.

Le malattie sessualmente trasmissibili sono molte, di molte si sente parlare, su di altre ci sono forti tabù.

Ve ne sono di lievi, come quelle che sviluppano herpes, fastidi o pruriti facilmente trattabili e ve ne sono di più gravi, complesse, silenziose come l’AIDS. Questa è causata dal virus dell’HIV che intacca il sistema immunitario dell’uomo rendendolo vulnerabile e incapace di contrastare tutte le altre malattie infettive Molti sono i pregiudizi nei riguardi di tale malattia e delle persone affette dal virus, causa della scarsa informazione. Durante la mia esperienza formativa ho avuto modo di dialogare con persone con tale patologia percependo non solo la sofferenza correlata a essa ma anche quella direttamente causata dai comportamenti della massa, in  primis l’evitamento, inutile. Il virus dell’HIV non si trasmette con un bacio sulla guancia, con un abbraccio, chiacchierano, mangiando insieme, dormendo insieme ma a diretto contatto con il sangue e i liquidi corporei.  Per questo è definita come una malattia sessualmente trasmissibile attraverso contatti sessuali non protetti. Il decorso è lungo e silenzioso. Il periodo d’incubazione va dalle due alle quattro settimane ed è totalmente asintomatico. Il secondo stadio prevede l’infezione acuta, della durata di almeno un mese in cui possono esser presente febbre, nausea, vomito, manifestazioni cutanee, mal di testa e altri sintomi che potrebbero essere sottovalutati dal soggetto, considerati come infezioni transitorie. La terza fase è definita periodo di latenza è può durare da due settimane fino a dieci anni o oltre, in tale periodo il soggetto sta bene e ignaro della sua condizione potrebbe addirittura trasmettere il virus durante le sue relazioni affettive. Nell’ultima fase vi è lo sviluppo della patologia, di conseguenza la sopravvivenza del soggetto diviene sempre più complessa.  Oggi sono molte le terapie farmacologiche per favorire migliori condizioni di vita nei soggetti con AIDS ma molto dipende dal momento in cui s’inizia la terapia.

Per non permettere che uno dei piaceri della vita si trasformi in malattia è opportuno utilizzare piccoli accorgimenti in determinate situazioni. Astenersi dal far sesso non sarebbe la soluzione migliore, unirsi è possibile ma utilizzando il preservativo, soprattutto nei casi di rapporti sessuali con persone conosciute da poco o sconosciute. La passione di una notte potrebbe portare conseguenze negative a lungo termine. Adottare pratiche sessuali particolari aumenta ulteriormente il rischio di contagio, molte sono le credenze erronee su ciò e vanno assolutamente smentite. Qualsiasi contatto corporeo, breve, veloce, intenso, lieve potrebbe essere a rischio. La sessualità è bella se condivisa responsabilmente. Quindi, via i tabù.  In famiglia e a scuola è fondamentale parlare di questi temi. La prevenzione in se è già una cura, fisica e psicologica.  Un consiglio, fare il test per l’HIV con una certa ricorrenza è uno dei modi per preservare la propria salute e quella degli altri. Questo può essere fatto gratuitamente presso le strutture ospedaliere, mantenendo totalmente l’anonimato. Cinque minuti per essere sereni e poi, buon sesso.