La ballata dell’ultimo abbraccio

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Oh figlia di un amore mai stanco,

il tuo viso è già bianco.

Sei diventata figlia della luna,

cara annoiata sventura.

Lo sai che avevo fame da bambino,

ero figlio del mattino.

Tu invece non avevi nessun sogno,

eri la figlia del giorno.

Mentre penso al mio bisogno e al destino,

esali un altro respiro.

L’ultimo di una vita già stanca,

ora la luna è più bianca.

Ha preso le tue vesti e il mio cuore,

mi ha lasciato il dolore.

Lo sai che questa vita è una puttana,

vende i giorni e fa paura.

Scompari settembre indaffarato,

questo giorno l’hai rubato.

Mi hai preso tutto quanto avevo al mondo,

cosa ti importa se ho bisogno.

Riecheggia un frastuono scontento,

anche il mio viso si fa bianco.

Fisso appena questo cielo ammantato,

il suo avorio mi ha bruciato.

Ad occhi chiusi sento la tua mano,

ora i silenzi li uccidiamo.

Urliamo fino a farci ancora male,

si dorme per dimenticare.

Troveranno il nostro abbraccio contro il muro,

piangeranno di sicuro.

Nel sole questo giorno si fa giallo,

sul nostro viso pianti di cristallo.

Scompari settembre indaffarato,

questo cuore l’hai rubato.

Torna la luna e prende un altro pianto,

il cielo si fa scuro e sto morendo…

 

Damiano Provenza