Innovazione, coraggio e passione sono le tre parole che descrivono al meglio il lavoro di Alessio Arienzo. Lui, giovane imprenditore classe 96, ha deciso di aprire a Salerno, in via Francesco Crispi, “Space Games” – un E-Sports Bar -, dando la possibilità agli amanti dei videogiochi e del mondo del digitale di avere una “casa” nella quale incontrarsi, divertirsi e passare un po’ di tempo in compagnia. Conosciamo meglio lui e il suo progetto.

Ciao Alessio. Cosa ti ha spinto ad investire in questo progetto?

I videogiochi sono da sempre la mia passione. Realtà come queste in Campania ce ne sono poche, tant’è che si contano sulle dita di una mano. La mia volontà è dare spazio a coloro che amano questo mondo. Ognuno qui può giocare, divertirsi, stare in compagnia e, perché no, fare nuove amicizie. Space Games deve essere visto come un luogo di aggregazione sociale e una casa per chiunque abbia la passione del videogioco.

Come mai hai scelto proprio Salerno?

Salerno è la città in cui sono nato, dove sono cresciuto e ho voglia di portare qui una ventata di novità. Io credo nella mia terra e ci resto. A Salerno si può e si deve fare ancora tanto, ma siamo sulla buona strada. Ci sono tante persone volenterose e capaci e non vedo perché debbano emigrare quando possono avere buone possibilità anche qui.

Qual è, in generale, il tuo progetto?

Space Games è un E-Sports Bar, nel quale sono presenti postazioni PC e console per videogiocare. Un importante partner, che mi ha dato fiducia, è MSI, nota casa produttrice di componenti e computer da gaming. Le macchine e gli accessori forniti sono di altissimo livello ed è una delle cose di cui vado più fiero. Si amplierà col tempo il già corposo parco titoli a disposizione degli utenti, sia delle console che dei PC. Prevediamo, inoltre, di organizzare numerosi eventi in collaborazione con Games Arena, un gruppo di videogiocatori con cui abbiamo stretto un’interessante partnership. Un’area della struttura, invece, è occupata dal bar, nel quale è anche possibile sorseggiare cocktail rigorosamente a tema “nerd”.

A chi è rivolto il tuo progetto?

Sostanzialmente a tutti. Ormai la fascia d’età dei videogiocatori è amplissima, essendo la maggior parte dei titoli fruibile sia da bambini molto piccoli, che da adulti di una certa età. A Space Games non sarà raro vedere un nonno con i propri nipotini giocare e divertirsi.

Qual è la frase che ti ha accompagnato nella creazione di questo progetto?

Il mio motto è “Fai tutto ciò che puoi, nel migliore dei modi, e non dimenticare nulla”. Seguendo questa massima riesco ad andare avanti. Il mio è un progetto molto complesso, soprattutto nell’ottica di un sud Italia ancora arretrato. Ci sono persone che non hanno ancora compreso il mio lavoro e lo valutano come una perdita di tempo. Videogiocare, per me, non è solo un passatempo, ma un impiego vero e proprio. Non capire che si può lavorare facendo ciò che piace (soprattutto in questo abito), è sintomo di mancata apertura mentale. Io credo in quello che faccio e ne vado fiero.

Space Games è un mix energico di novità, passione e gioventù, insomma una ventata di aria fresca in una Campania sempre più arida e restia alle innovazioni.