Cielo d’Autunno

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La volta celeste è divisa convenzionalmente in 88 zone denominate “costellazioni”, estremamente utili per determinare la regione del cielo in cui è presente un oggetto.

Generalmente non esiste nessuna correlazione fisica tra stelle di una stessa costellazione potendosi esse trovare a distanze enormi le une dalle altre.

Le costellazioni sono dunque una creazione dell’uomo, che ha voluto vedere in cielo oggetti, personaggi mitologici, animali e tant’altro l’immaginazione gli forniva.

I nomi attuali delle costellazioni hanno derivazione, nella maggior parte dei casi, greca e romana e alcune sono conosciute da migliaia di anni.

Le stelle più luminose hanno spesso nomi arabi, ma in generale vengono designate con una lettera greca seguita dal genitivo del nome latino della costellazione di appartenenza.

L’ordine di assegnazione alfabetico segue l’ordine di grandezza (o magnitudine) apparente: ad esempio l’a Andromedae è la stella più luminosa della costellazione di Andromeda; b Bootis  è la seconda stella, per magnitudine, della costellazione di Bootes, ecc.

Nelle fredde notti autunnali e invernali il cielo è chiarissimo: le condizioni sono, dunque, ideali per osservare quegli oggetti più deboli, come nebulose, ammassi aperti e galassie.

Non tutte le costellazioni sono osservabili dalle nostre latitudini e non tutte sono osservabili in qualunque periodo dell’anno, a causa della rivoluzione della Terra intorno al Sole.

Per la stagione autunnale, sono state scelte quelle costellazioni che si possono osservare facilmente dal 1 Ottobre al 31 Dicembre.

Ogni notte, alla stessa ora, le stelle che si osservano in cielo sono leggermente spostate verso occidente rispetto alla posizione che avevano la notte precedente.

Così una stella che sorge a oriente alle ore 21 all’inizio di una stagione, si vedrà alla stessa ora sempre un po’ più in alto nel cielo man mano che la stagione procede: in pratica, ogni giorno una stella sorge circa quattro minuti prima rispetto al giorno precedente.

Prima del 1 Ottobre le costellazioni d’autunno si trovano più ad oriente di quanto non siano indicate sulla carta; dopo tale data, si trovano più ad occidente.

La carta è stata realizzata per latitudine intorno ai 40° Nord.

Tra le costellazioni più interessanti del periodo autunnale, vanno citate quelle di Andromeda, Perseo, Pegaso e Auriga. In Andromeda è possibile ammirare la stupenda galassia omonima (che porta la sigla  M31 nel catalogo Messier), “gemella” della nostra Via Lattea; in Auriga (il Cocchiere), come pure in Perseo, sono ospitati, invece, alcuni ammassi stellari aperti veramente notevoli: M37 e M38 in Auriga, h e  persei in Perseo, tanto per citare i maggiori.

Da menzionare, ancora, Algol ( la stella b di Perseo ), la più conosciuta delle stelle variabili ad eclissi e Capella (la stella più luminosa di Auriga), splendida stella tripla, la più settentrionale tra le stelle di prima grandezza.