Ospite del quarto giorno del Festival di Giffoni, Lorenzo Richelmy , attore ligure cresciuto a Roma, incontra la giuria con carattere deciso e carisma da vendere.
Conosciuto al pubblico grazie a film quali “Sotto una buona stella” o alla serie tv “I liceali” raggiunge l’apice del successo grazie alla serie netflix “ Marco Polo” che lo vede come primo rappresentante del nostro Paese in una produzione internazionale di elevato livello.
Venticinquenne con tanta voglia d’imparare Lorenzo in breve tempo ha imparato l’inglese, studiato il Kung fu e seguito insegnanti giapponesi per imparare l’uso delle spade. Impegno e costanza hanno trasformato i suoi sacrifici in un grandissimo successo internazionale che non ha però spento il suo sogno di tornare a lavorare in Italia.
Le ragazzine lo adorano, i ragazzi lo considerano come un esempio da seguire.
A chi gli chiede cosa pensa del suo percorso professionale risponde cosi:” Sono contentissimo del mio percorso, non tornerei indietro per nulla al mondo. Girare Marco Polo mi ha divertito tantissimo, sono stato fortunato ma non mi ha mai benedetto nessuno, ho lavorato sodo e i risultati sono arrivati”
Racconta che c’è molto di se nei personaggi che ha avuto modo d’interpretare, “è inevitabile, avviene per forza di cose, non puoi fai vivere bene un personaggio se non lo vivi tu in prima persona.”
Grandissimo viaggiatore non gli mancano le parole per parlare di destinazioni: “Le destinazioni sono importanti ma anche la qualità del viaggio che decidi di fare” . Si definisce uno da zaino in spalla, racconta la sua passione per l’avventura, per la conoscenza del mondo. “ Sono un grande viaggiatore ma non amo i cinque stelle. Andate per strada, nei mercati, conoscete gente, negli alberghi non s’impara nulla. Tutte le più grandi cose nascono dalle difficoltà. Avventura vuol dire mettere se stessi in situazioni difficili per poi poterle superare. Il mio primo viaggio da solo l’ho fatto in India, senza paura e sono cresciuto tantissimo. Siamo pieni di risorse e abbiamo una resistenza che nemmeno immaginiamo. L’Italia è un paese di santi e navigatori, non fatevi distrarre. Viaggiare è vita”
Applausi.
Continua sul tema del viaggio e delle destinazioni spingendo i ragazzi a superare i propri limiti senza pensare alle debolezze, “ il ragazzo debole se si sente forte può arrivare dove vuole, il sentirsi forti è un gran limite. I limiti sono nella nostra testa, solo rompendoli possiamo raggiungere le destinazioni che vogliamo. Ogni cosa che vuoi è qualcosa che ha una destinazione, è inutile pensare di volere qualcosa e poi fare l’opposto ogni giorno, attenzione a quello che fate, allenate la mente e il resto vien da se. Cambiate percorso, abbandonate le abitudini, solo così la vita va dove vogliamo che vada”
Lo ammetto, sono ammaliata e come me anche i tanti giurati in sala.
Il tempo è finito, qualche piccola battuta in sala e poi via sul Blue Carpet.
Grazie Lorenzo e che l’avventura continui…