Gff: PATTI SMITH AL GIFFONI FILM FESTIVAL TRA MUSICA, RELIGIONE E PINOCCHIO

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COMUNICATO STAMPA

19 luglio 2012

 

 

MUSICA: PATTI SMITH AL GIFFONI FILM FESTIVAL TRA MUSICA, RELIGIONE E PINOCCHIO

 

La sacerdotessa del rock protagonista della masterclass con i giovani giurati “Sono onorata di  parlare con voi”

 

“Se avessi saputo che questo era un incontro così importante, mi sarei pettinata”, Patti Smith ospite del Giffoni Film Festival, ha esordito così all’incontro con i giovani giurati della manifestazione, emozionata per la calorosissima accoglienza avuta, “Sono io ad essere onorata di parlare con voi” ha risposto l’artista ai molti complimenti ricevuti dai ragazzi. Nel corso dell’incontro Patti Smith si è confrontata con loro sui temi più vari “Mia figlia ha più o meno la vostra età ed è la mia più grande maestra, – ha affermato la cantautrice – ma possiamo imparare molto da chiunque si trovi vicino a noi”. “Ho vissuto 50 anni di rock, prima avevo un atteggiamento più fisico nei confronti della musica. Non penso oggi siano cambiate le emozioni nei suoi confronti, forse è cambiato l’atteggiamento verso di lei. Oggi si fa una musica più sofisticata, si fa musica per fare soldi, per dire qualcosa”.

E, a proposito del suo rapporto con la religione ha detto “Credo in un ordine più alto e rispetto tutte le religioni, anche se non sono una religiosa in senso stretto. Avevo una foto di Papa Luciani, – ha aggiunto – era una persone molto sensibile, estremamente spirituale, avrebbe potuto cambiare l’ordine delle cose del mondo”. “E’ vero, nel 1978 ero a Bologna, c’erano 50.000 persone, e tantissimi poliziotti armati. Era un’immagine scioccante – ha proseguito -. Non sapevo cosa sarebbe potuto succedere, l’unica cosa che potevo fare  in quel momento era pregare, mi sono inginocchiata ed ho pregato”.

Patti Smith, ha raccontato poi come hanno preso vita alcuni suoi brani dell’ultimo album “Banga”. Il brano “Constantine’s Dream”, è nato ad Arezzo, ho studiato moltissimo l’affresco di Piero della Francesca e la vita di San Francesco – ha detto – Mentre il brano “Seneca” è stato composto mentre ero sulla Costa Concordia, ospite di Jean-Luc Godard. Suo figlio è mio figlioccio, “Seneca” l’ho scritto per lui.

“Cosa penso di Janis Joplin? Ho avuto il privilegio di vedere le sue grandi performance. Aveva una fortissima energia, ma era una persona molto triste, autodistruttiva, beveva tanto. Io, al contrario, sono più grintosa, non mi sento molto vicina a lei”.

Patti Smith, infine, a chiusura di un incontro molto coinvolgente con i ragazzi di Giffoni, ha parlato dell’Italia: “Amo l’Italia, forse i miei più bei concerti li ho fatti qui, avete uno spessore culturale profondo, penso a Giotto, mi affascina questo vostro immaginario cristiano ricchissimo di Santi, ottimo cibo, una grande storia cinematografica, Totò, grandi opere letterarie, e poi uno dei miei racconti preferiti è “Pinocchio””.

 

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