Giorgio Canali & Rossofuoco

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“E quando si predicava nessun futuro, nessun futuro,ti ho visto incrociare le dita dietro la schiena.

E il risultato è qua.”

Da Nessun-presente, Giorgio Canali.

 

Giorgio Canali, nasce nel 1958 e il suo curriculum musicale racconta una carriera di tutto rispetto. Emerge verso la fine degli anni 70’ come voce di varie band punk-rock. All’inizio degli anni 80’, s’interessa alla musica elettronica e insieme a Roberto Zoli, danno vita a diversi progetti musicali che culminano nella fondazione di Politrio e nella pubblicazione del disco Effetto Eisenhower nel 1986. Conosce i CCCP Fedeli alla linea nel 1989, durante la tournée congiunta tra questi ultimi e i Litfiba in Unione Sovietica, entrando successivamente a far parte del gruppo insieme ad altri fuoriusciti dei Litfiba, Gianni Maroccolo e Ringo De Palma. Nel 1990 partecipa come chitarrista e come tecnico del suono all’ultimo disco dei CCCP, Epica Etica Etnica Pathos. All’inizio degli anni 90’, dopo lo scioglimento dei CCCP Fedeli alla linea, si trasferisce in Francia, dove collabora ai tour dei Noir Désir e produce i tre dischi dei Corman & Tuscadu. Nel 1992 fonda il Consorzio Suonatori Indipendenti (CSI) insieme ad altri ex membri dei CCCP Fedeli alla linea. Nel gruppo affianca alle chitarre Massimo Zamboni, alla voce Giovanni Lindo Ferretti e alla produzione Gianni Maroccolo. Durante l’esperienza del CSI prosegue un progetto solista che culmina nel disco Che fine ha fatto Lazlotòz del 1998. Dopo la fine dei CSI e la divisione dei due fondatori, Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, sviluppa ulteriormente il suo progetto solista e raccoglie alcuni dei musicisti che lo avevano affiancato nel tour di Lazlotòz in una formazione stabile, i Rossofuoco, che lo accompagnerà in tutti i dischi successivi. Ad oggi proprio il gruppo Giorgio Canali & Rossofuoco rappresenta l’attività artistica e musicale più rilevante, che ha portato alla pubblicazione di cinque album: Rossofuoco, Giorgio Canali & Rossofuoco ,Tutti contro tutti, Nostra Signora Della Dinamite e Rojo. Dopo i Corman & Tuscadu, negli ultimi anni, Canali torna a ricoprire il ruolo di produttore. Tra i dischi più famosi da lui prodotti l’omonimo esordio dei Verdena (1999), Sguardo contemporaneo di Bugo (2006) e Canzoni da spiaggia deturpata di Le luci della centrale elettrica (2008), dove partecipa anche come chitarrista e bassista. Collabora con molti gruppi italiani e stranieri, tra cui: Premiata Forneria Marconi, Litfiba, Marlene Kuntz, Afterhours, Noir Désir, Tre Allegri Ragazzi Morti, Frigidaire Tango, Virginiana Miller, Santo Niente, Zen Circus, Nobraino, Vanvera, Timoria, Miura, Yo Yo Mundi, Ulan Bator, Melt, Wolfango, Lo Stato Sociale, (P)neumatica, Quinto Stato, Masoko, Hic Niger Est, Operaja Criminale, Nolatzco, Ilenia Volpe e Angela Baraldi (con la quale ha portato in tour uno spettacolo intitolato “Love Will Tear Us Apart (again)”, tributo ai Joy Division in occasione del trentesimo anniversario della morte di Ian Curtis. Nel 2011 viene pubblicato il libro Fatevi fottere. Una biografia di Giorgio Canali, autorizzata del cantante contenente interviste, testi inediti. È un Giorgio cinico, arrabbiato, corrosivo, i suoi testi sono potenti e d’impatto, di lotta e rivoluzione sempre in violento contrasto con qualsiasi deriva perbenista. La politica, infatti, possiede per l’autore un ruolo centrale, una politica vissuta in prima persona, reale, respirata per le strade, vissuta sulla pelle dei più deboli o di chi, più semplicemente, non condivide derive autoritarie, o, incendiario, come espresso nella canzone Lettera del compagno Lazlo al colonnello Valerio in cui viene citato un personaggio realmente esistito nella Resistenza, il Colonnello Valerio alias Walter Audisio, ovvero l’esecutore materiale della fucilazione di Benito Mussolini. Il testo che si  incentra sulla situazione creatasi dopo la conclusione della Resistenza: viene descritta un’Italia non ancora libera, nella quale i fascisti sono rimasti impuniti. Scritta in occasione dell’uscita della compilation Materiali resistenti, prodotta per la festa del 25 aprile del 2010, esclusa da quest’ultima in quanto contenente due bestemmie. Tale motivazione ufficiale appare tuttavia poco convincente, in quanto le due espressioni in oggetto erano artisticamente coerenti col violento sentimento di rabbia descritto nel testo. Non a caso anche lo stesso Canali ironizzava sul punto, affermando sarcasticamente che la canzone sarebbe stata esclusa “perché a nessuno piace come suona ‘sta cazzo di armonica“, come affermato nell’esibizione live di Frigento del 14 agosto 2010. La vera motivazione, in verità, pare identificabile nell’estrema distanza tra la visione di Canali ed il buonismo della “memoria condivisa”. Canta anche d’amore, un amore disperato, corroso, a volte universale a volte andato a male, a volte ancora, puro e atteso; ma guai ad accendere gli accendini e a stringersi l’un l’altro durante i suoi live, da anti conformista quale è, potrebbe mandare tutti a quel paese, senza alcun tipo di riserve. Consigliatissimi tutti i suoi album, si vocifera ci sia in atto un nuovo progetto che in autunno svelerà il suo ultimo sforzo, mantenetevi in un posto in prima fila… mentre tutto crolla, direbbe lui.

Roberta Mordanini