IL SILENZIO E’ NEMICO. L’esempio migliore della bella politica: Angelo Vassallo.

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“Su una parete della nostra scuola c’è scritto in grande: I CARE. E’ il motto intraducibile dei giovani americani migliori. «Me ne importa, mi sta a cuore». E’ il contrario esatto del motto fascista «me ne frego»”.
Don Lorenzo Milani – da Lettere ai giudici
Sono trascorsi due anni da quando Angelo Vassallo, il Sindaco pescatore di Pollica, piccolo comune del Cilento, ha trovato la morte mentre percorreva la stradina che lo avrebbe portato a casa. Il 5 Settembre 2010 qualcuno lo ha ammazzato sparandogli sette colpi di pistola calibro 9, mettendo la parola fine ad una splendida epoca che ha visto il comune di Pollica primeggiare in tutto o quasi e fregiarsi di prestigiosi riconoscimenti: “acque più pulite d’Italia”, “comune riciclone”, “comune più vivibile”, “capitale slow”, “capitale della dieta mediterranea” sono solo alcune delle gratifiche ottenute.
Chi si impegna quotidianamente per costruire un futuro migliore per la propria terra e i propri figli meriterebbe profondo rispetto e imperitura gratitudine da parte dei cittadini che amministra e da chi crede in tutti quei valori che rappresentano la “condizione essenziale per la crescita economica e civile della comunità”.
L’omicidio di Angelo Vassallo è stato un attentato alle istituzioni e alla democrazia, un segnale di inaudita violenza indirizzato a tutti gli amministratori onesti e capaci, che si impegnano nell’esclusivo interesse della propria comunità.
Eppure, immaginarsi che potesse accadere proprio a Pollica sapeva di fantascientifico. Nell’Ottocento il Cilento appariva “pulito e con l’istruzione” allo scienziato-esploratore Cosimo De Giorgi. L’emigrazione e le difficoltà a raggiungere Pollica come ogni altro comune cilentano avevano guastato il paese perché tutto era caduto in desuetudine. Dal ’95 la storia e l’evoluzione, poi rivelatasi straordinaria, di questo borgo, famoso più per le frazioni costiere di Acciaroli e Pioppi, cambia.
Vassallo dà una sterzata inimmaginabile: si batte per il turismo fino ad allora “ospedaliero”, caratterizzato dall’affitto di posti letto; si paga per quattro, si alloggia in dieci. Si fa dare una concessione dallo Stato per ritagliare un’aiuola di sabbia ai gigli di mare, tornati a fiorire sul litorale bonificato. Mette in sesto le stradine, prima inguardabili. “Qui non bisogna costruire piazze o marciapiedi solo perché in questo modo potremo essere rieletti, qui bisogna costruire una buona rete fognaria, un buon depuratore e sperare che il fondale marino rilasci un colore del mare tale da attrarre un sacco di turisti”. Così fu… Pollica divenne il primo comune cilentano dotato di un depuratore. Tutte le mattine, di buon’ora, andava a controllare il buon funzionamento con un’attenzione ai dettagli ingegneristica, potremmo dire.
Infine, il porto: il suo pallino fisso è consentire che la gestione divenga comunale, perché “i privati non lasciano un euro allo Stato”.
Arriva la bandiera delle 5 vele di Legambiente e quella blu, a testimoniare il buon governo del territorio e i valori della tutela e della salvaguardia dell’ambiente e della coesione sociale. Il comune è cambiato: il valore catastale di un immobile, in qualsiasi condizione esso sia, vola alle stelle perché in quel luogo ora v’è vivibilità, pulizia, mare pulito. Ma a spiegare questi onori le acque pure e cristalline non bastano: in una regione piegata dalle lottizzazioni selvagge e dall’abusivismo, in questo piccolo borgo vige un piano urbanistico rigoroso che mette a riparo il territorio da un iniquo frazionamento e da speculazioni immobiliari. Per Vassallo l’ambiente è un valore da preservare, ma non è intoccabile. La politica ambientale di Pollica, senza dubbio tra le più avanzate in Italia, è fatta anche di interventi per migliorare la fruibilità dei luoghi, di opere di riqualificazione che sono servite a migliorare l’interconnessione tra zona costiera e collinare.
La grandezza di Vassallo va ricercata anche in vicende ed aneddoti che travalicano la, se pur buona, mera amministrazione e che stanno lì ad intrecciare il suo progetto con la storia, fino a suggestionare elementi identitari come il patriottismo locale che oggi si respira in tutto il borgo. Durante gli anni della guerra passano di qui molti americani, la storia-leggenda racconta di un soggiorno di un uomo barbuto, spesso ubriaco, corrispondente al seguito della quinta armata. Il tipo in questione è un certo Ernest Hemingway che, dicitur, proprio durante quel soggiorno concepì Il vecchio e il mare, il suo capolavoro. “Prove definitive non ce ne sono, ma le coincidenze non mancano, e la storia è così suggestiva da non richiedere perizie filologiche per imporsi, in Italia e fuori”. La fortuna aiuta gli audaci: oggi un nipote di Hemingway spesso è ad Acciaroli per le sue vacanze. A Pioppi, invece, ha vissuto per molti anni Ancel Keys, noto per i suoi studi sulla razione k che costituì la base per l’alimentazione di sussistenza per l’esercito americano. Rimase in questa località per 28 anni, studiando accuratamente l’alimentazione della popolazione locale e giungendo alla conclusione che la dieta mediterranea apportava evidenti benefici alla salute. Da maestro di marketing territoriale quale era, Vassallo coglie al balzo qualsiasi evento storico e lo traduce in miniera d’oro: il 16 novembre 2010, due mesi dopo la sua morte, quando a Nairobi viene ufficializzato l’ingresso della dieta mediterranea tra i patrimoni immateriali dell’Umanità, la delegazione italiana guidata dal ministro Galan dedica proprio a Vassallo quel momento storico. Pollica è ufficialmente la capitale della dieta mediterranea.
Due anni non sono bastati per avere una verità, giudiziaria o meno, poco importa. Tante piste, altrettanti dubbi, nessun colpevole.
Commemorare Vassallo oggi vuol dire non solo il ricordo del sacrificio di un sindaco che ha pagato con la vita la difesa del territorio e della legalità (binomio che nel meridione ancora troppo spesso significa sangue e morte), ma soprattutto tenere a mente l’Esempio Migliore per chi, come chi scrive, lo ha conosciuto in vita o per chi lo potrà conoscere ogni qual volta si recherà a Pollica. Perchè in ogni vicolo di quel piccolo borgo cilentano oggi si respira il suo profumo.
“E tu sei la vita che non può morire mai.
Quella che fa paura ai vigliacchi.
Quella che rimane dentro e diventa lezione, tesoro, insegnamento.
Per tutti.”

L’Intervista – a Dario Vassallo, fratello del Sindaco pescatore e presidente della “Fondazione Angelo Vassallo”

A.F.: Salve Dottor Vassallo, in questi due anni si è dato una spiegazione per una morte in tempo di pace, oltre che di una persona cara, di un Uomo che ha fatto tanto per la sua terra, il Cilento?
D.V.: Non c’è una spiegazione per la morte di mio fratello, umanamente è inaccettabile e incomprensibile. Ma la cosa che fa più male è l’apatia che c’è nella gente e nella politica. A due anni di distanza la politica non si è chiesto il perché è accaduto questo e continua a giocare a nascondino.
A.F.: Cosa era nel 1994 la politica a Pollica, cosa è oggi?
D.V.: Nel 1994 Pollica era un comune dove l’immondizia si bruciava e fino a qualche anno prima si buttava direttamente in mare. Con Angelo la raccolta differenziata è arrivata al 75%. Al comune non esisteva un controllo delle presenze, non era dotato neanche del gonfalone. Era un classico comune del sud dove governava il sindaco, il parroco, il farmacista e l’avvocato.
A.F.: L’idea, a livello urbanistico, di Angelo di mettere a posto quello che già c’era oggi viene ripresa e incentivata dallo Stato in quella che si chiama “urbanistica a volume zero”. Quale lungimiranza! E’ stato precursore in tante attività, cosa aveva in più Suo fratello da essere definito visionario?
D.V.: Angelo era sicuramente un “Visionario” soprattutto per quei politici che non sanno vedere oltre il proprio naso. Egli diceva che bisognava recuperare i centri storici dei paesi, i paesi dell’entroterra e non cementificare la costa. Egli lo diceva 15 anni fa, l’altro giorno il governo dei tecnici ha affermato che bisogna varare un decreto legge per ridurre la cementificazione del nostro Paese. Se ne sono resi conto anche loro, ma solo dopo 15 anni..

Mi preme ringraziare pubblicamente il Dottor Dario Vassallo per la gentilezza dimostratami.

Armando Falcone – Direttivo Legambiente Battipaglia
falcone.armando@libero.it