“…in direzione ostinata e contraria”

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Euripide

“Sebbene esistano miriadi di mali in tutta la Grecia non vi è nulla di peggiore delle corse degli atleti. Innanzitutto essi non imparano a condurre una buona vita, nè potrebbero mai farlo[…] Nel fiore degli anni danno esemplare spettacolo di sè e sono l’orgoglio dello Stato; ma quando giunge l’età amara, sono come dei rozzi mantelli divenuti logori . Ebbene sì.  Deploro la consuetudine greca di riunirsi a vedere questi uomini e di rendere onori ad inutili piaceri per il gusto della festa. Infatti quale buon lottatore, quale veloce corridore che ha lanciato bene un disco, o assestato un colpo ben portato alla mascella di un altro, ha mai difeso la città dei suoi padri grazie all’aver conquistato una corona da vincitore? Gli uomini combattono forse contro il nemico portando un disco in mano, e attraverso la linea degli scudi assestano forse dei pugni, e così spingono il nemico fuori dalla terra dei padri?” (CittadinoNews n. 6)

Euripide