INTO THE MAGIC – GIFFONI FILM FESTIVAL

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INTO THE MAGIC- GIFFONI FILM FESTIVAL

Quarto giorno. Il pubblico di Giffoni incontra i “The Jackal”.
Yuoutuber di successo i loro video hanno più di 30 milioni di visualizzazioni. Per chi ancora non li conoscesse, sono il nuovo fenomeno del web. Giocano con ironia con gli stereotipi italiani attraverso cui commentano l’attualità, si perdono su Google e citano le grandi pellicole. Li abbiamo visti trasformarsi in Vrenzole, “gay ingenui” e “negri sbiaditi”, provare sulla propria pelle gli effetti della serie tv Gomorra o inseguiti da parcheggiatori abusivi. Più recentemente, fan impazziti del tormentone dell’anno “Desapcito”.
Giovani, dinamici, creativi e divertenti oggi sono in cittadella per rispondere alle domande dei giurati e per presentare il loro primo film “ Addio fottuti musi verdi”, prodotto da Cattleya e Rai Cinema.
Dicono: “ C’abbiamo messo tutto l’impegno necessario per fare un film. Quello che vedrete non è la trasposizione di ciò che facciamo in rete ma una bella storia”. Poi un invito ai giurati: “ Smettete di vedere i film sul cellulare, comprate i biglietti e riprendete le sane abitudini, andate al cinema!”
Punti di riferimento artistico-culturali: Massimo Troisi, Woody Allen, Totò, Will Smith, Leonardo Di Caprio, la coppia Pozzetto-Celentano, lo humour nero in genere, la risata amara di De Filippo e Pirandello, la Trilogia del Cornetto, Neil Gaiman, Corto Maltese e Paolo Villaggio.
Insieme da una vita, la chiave del loro successo è l’amicizia, il fare gruppo. Si conoscono dalle scuole primarie, hanno iniziato per gioco, riprendendosi in un noioso pomeriggio in un palazzo nel cuore di Napoli, ed ora sono famosi.
Elena, in sala,chiede quando hanno capito di esser diventati dei fenomeni. Ciro risponde: “ Il fenomeno è una cosa che dura poco, quello che ti permette di fare carriera è la costanza. Bisogna sempre diffidare dal fenomeno per studiare e approfondire. Questo permette di voltarsi e guardare la strada percorsa con soddisfazione”
C’è un clima disteso. Non mancano le risate e le battute anche perché i “The Jackal” sono cosi, imprevedibili.
Una giornalista chiede se c’è stata mai l’impressione d’aver sbagliato qualcosa. Loro ricordano i primi video, imbarazzandosi. Affermano che non sono mancati gli errori, i video di poco successo, le ansie, ma anche questo ha fatto parte del percorso di crescita.
Sul rapporto tra i giovani e il web hanno molto da dire. Per loro ci vuole la giusta attenzione e anche una buona intelligenza per far un corrretto utilizzo della rete. Loro vogliono solo farci divertire, riflettere e ci riescono.
Non ci credete? Allora appuntamento al cinema nel prossimo autunno
Ah dimenticavo, termostato!