PROGRAMMA “LA PASSIONE DI CRISTO”

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«La Sacra Rappresentazione avrà luogo Sabato 31 marzo 2012 alle ore 16.00 con partenza dalla Chiesa di S. Bernardino (Fraz. Votraci).

L’evento sarà diviso in stazioni (fino alla Frazione S. Eustachio) che riguardano episodi del Nuovo Testamento,

dall’Ultima cena alla Crocifissione e Risurrezione di Gesù.

PROCESSO A GESU’ – DALL’ULTIMA CENA ALLA CONDANNA

L’ULTIMA CENA
Nel cenacolo. Gesù al centro e i discepoli tutti intorno.Nella città di Gerusalemme, si avvicina la festa più importante per gli ebrei: la festa degli azzimi, chiamata Pasqua.

Narratore:

Già da tempo i Sommi Sacerdoti, insieme agli scribi e i farisei, cercano di incriminare un Ràbbi di nome Gesù, considerato un profeta dalla folla. Gesù è odiato dai capi del popolo perché ha osato metterne in discussione il potere, denunciando le loro ingiustizie sulla gente semplice. I sommi sacerdoti hanno trovato la complicità e la compiacenza di uno dei discepoli di Gesù di nome Giuda detto Iscariota. Gli accordi sono questi: Giuda dovrà consegnarlo nelle loro mani durante la notte, lontano dagli occhi della folla. In cambio, Giuda, riceverà trenta monete d’argento. E’ il 13 del mese ebraico di Nisan dell’anno 30 circa, il giorno dopo si celebrerà la Festa degli azzimi durante la quale si immola l’Agnello Pasquale. Gesù ha già mandato i suoi discepoli a preparare la Cena che adesso consumano insieme. E’ una Cena a cui Gesù tiene molto, perché avverte che di lì a poco gli succederà qualcosa di grave… Gesù e i suoi discepoli sono riuniti insieme nel piano superiore del Cenacolo. Un’atmosfera di grande emozione è presente nel cuore di tutti… I discepoli sanno cosa il loro Maestro sente nella sua anima poiché molte volte lo aveva predetto. Si sentono smarriti, confusi… Non comprendono perché quel Maestro che ha sempre parlato di vita, di pace, di amore, ora parla di abbandono, di tradimento, di morte… della SUA morte…

Gesù: Ho desiderato ardentemente mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia Passione… Io vi dico: non la mangerò più finché essa non si realizza nel Regno di Dio ( prende il pane e il calice e li alza al cielo)
Gesù: Benedetto sei tu, Padre. (Gesù prende la focaccia di pane, la spezza  a metà, la tiene in mano)
Gesù: Prendete, mangiate… questo è il mio corpo… spezzato per voi…
( I discepoli prendono il pane, ne Staccano un pezzetto, lo mangiano e lo passano al vicino. Finito questo gesto Gesù prende il calice)

Gesù: Prendete, bevete… questo è il mio sangue… versato per tutti, per il perdono dei peccati… Fate questo in memoria di me.

Narratore:

Gesù, sapendo che sta per arrivare la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che sono nel mondo, desidera amarli fino alla fine… Durante la cena, quando già il diavolo ha messo nel cuore di Giuda l’Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre ha messo tutto nelle sue mani e che, venuto da Dio, a Dio sta ritornando, si alza da tavola, si toglie la veste e, preso un asciugatoio, se lo cinge attorno alla vita. Poi versa dell’acqua nel catino e comincia a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si è cinto.
Gesù lava i piedi a tutti i discepoli, per ultimo a Pietro che, in preda all’agitazione, si ritrae e dice:

Pietro:Signore, proprio tu lavi i piedi a me?

Gesù: Pietro, non temere, quello che sto facendo adesso non lo comprendi, ma lo capirai in futuro.

Pietro: No, Signore! Tu non mi laverai mai i piedi come uno schiavo!
Gesù: Pietro!… se non ti laverò, non appartieni ai miei amici!
Pietro: Signore, allora non solo i piedi… ma anche le mani, la testa…
Gesù: Avete capito quello che vi ho fatto?… Voi mi avete sempre chiamato Maestro e Signore. Avete detto bene perché lo sono! Se, allora, io che sono il vostro Maestro e Signore vi ho lavato i piedi, anche voi dovete fare lo stesso lavandovi i piedi gli uni gli altri… Io vi ho dato l’esempio perché anche voi facciate come io ho fatto a voi…

Narratore:
dette queste cose Gesù, ad un tratto, prova un profondo turbamento e dice:

Gesù:
uno di voi… mi tradirà!
Pietro:
Giovanni, chiedigli di chi sta parlando…
Giovanni:
Signore, chi è?
Gesù:
è colui al quale offrirò un boccone…
Gesù:
Giuda quello che devi fare fallo presto…

Narratore:
Nessuno dei commensali capì perché gli aveva detto questo; alcuni infatti pensavano che, tenendo Giuda la cassa, Gesù gli avesse detto di comprare quello che serviva per la festa, oppure che dovesse dare qualcosa ai poveri.Dopo quel boccone Giuda, ormai preso da Satana, fugge via nel buio della notte

Gesù: Figlioli miei, ancora per poco sono con voi; mi cercherete, ma come già ho detto ai Giudei, dove vado io voi non potete venire. Vi do un comandamento nuovo: amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati…da questo tutti sapranno che siete miei discepoli.

SECONDA SCENA = IL GETSEMANI

Narratore: 

Dopo aver cenato insieme, a notte fonda, Gesù e i suoi discepoli si dirigono verso un uliveto, al di là del torrente Cedron, chiamato Getsemani. Gesù spesso andava con i suoi in questo podere, anche Giuda conosce questo posto.

Gesù: La mia anima è triste fino alla morte… Fermatevi qui… vegliate!

Narratore:

Gesù si spinge più in là con un forte desiderio di pregare: Con il cuore colmo di tristezza e angoscia si getta a terra e prega…

Gesù: Padre… Padre… a te tutto è possibile! Allontana da me questo calice amaro… però…sia fatta la tua volontà e non la mia !

Giuda: ecco, questo è il posto dove Gesù si ritira con i discepoli… non lo distinguo bene nel buio della notte… potremmo fare così: per identificarlo potrei avvicinarmi con la scusa di dargli un bacio…

Cleopa: eccoti la tua ricompensa… trenta monete d’argento…

Giuda: Maestro, pace…

Gesù: Giuda… con questo bacio tu tradisci il figlio dell’uomo !…

Cleopa: E’ lui… arrestatelo!

Cleopa: arrestate anche i suoi seguaci!!

Gesù: Cleopa!!… chi sei venuto a cercare??

Cleopa: Gesù che viene da Nazaret!

Gesù: E lo hai trovato!… sono io!… lascia andare gli altri!

Cleopa:
lasciateli!

III SCENA: LA CASA DEL SOMMO SACERDOTE

Narratore:
Dopo essere stato arrestato, Gesù, quella stessa notte, viene condotto nella casa del Sommo Sacerdote Caifa. Tutto il sinedrio viene riunito d’urgenza per condannare Gesù e sbrigare velocemente il caso prima che giunga la festa di Pasqua.

Sommo sacerdote: Tu sei stato arrestato per le cose che sei andato dicendo… dicci, cosa vai predicando?

Gesù: Io ho parlato apertamente, davanti a tutti, nel tempio, nella sinagoga, nelle piazze… interroga quelli che mi hanno ascoltato… loro sanno quello che ho detto…

Guardia: Così si risponde al sommo sacerdote?

Gesù: Se ho detto qualcosa di male, dimostramelo… ma se ho detto bene, perché mi percuoti?

Sommo Sacerdote: Per l’amor del cielo… diccelo: sei tu il Cristo si o no?

Gesù: Tu l’hai detto, io lo sono!

Sommo Sacerdote: Bestemmia!!… Bestemmia!!… Bestemmia!!…

Tutto il Sinedrio: ha bestemmiato!… deve morire!… si è fatto come Dio!… a morte!… Bestemmia!…Portatelo via.

IV SCENA: IL PRETORIO

Narratore:
Gesù dopo essere stato interrogato dal Sinedrio viene condannato a morte poiché ha bestemmiato, cioè si è paragonato a Dio… Tuttavia, il Sinedrio, che ha deciso per la morte di Gesù, non può eseguire la condanna poiché non ha potere esecutivo.
Si pensa, dunque, di far eseguire la condanna dal procuratore romano della Giudea, Ponzio Pilato. La difficoltà sarà convincere il procuratore della necessità di questa morte…

Pilato: Quale onore… e ditemi… perché mi portate quell’uomo? Di cosa lo accusate?

Capi del sinedrio: Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo e affermava di essere il Cristo re…

Pilato: Non mi immischiate nelle vostre liti religiose… giudicatelo secondo le vostre leggi…

Capi del Sinedrio: Lo abbiamo già giudicato e per noi è colpevole… ma non possiamo metterlo a morte… questo lo devi fare tu! Anche perché impediva di dare tributi a Cesare.

Pilato: Ah… eccoti… sei tu “il re dei giudei”?!?

Gesù:
lo dici da te o te l’hanno detto gli altri?

Pilato: e sono forse io giudeo? La tua gente e i sommi sacerdoti ti hanno consegnato a me; cosa hai fatto di tanto grave?

Gesù: Il mio Regno non è di questo mondo. Se il mio Regno fosse stato terreno avrei organizzato un esercito per essere liberato… ma il mio Regno non è di quaggiù…

Pilato: “Il mio Regno”…  allora tu sei un re??

Gesù: Tu lo dici! Io sono re. Per questo sono venuto nel mondo per dare testimoniare la Verità! Chi è nella Verità ascolta la mia voce…

Pilato: Ma cosa dici?? Cosa è la Verità?? Portatelo da Erode!

Claudia: Non ti immischiare a versare il sangue di quel giusto ! Egli non ha nessuna colpa ! Stanotte in sogno sono stata turbata per causa sua!
Potresti avere serie conseguenze se non accerti la verità ! 

Pilato: La verità….. Vuoi sapere qual è la mia verità Claudia? Ho cercato di mettere fine alle rivolte in questa terra per undici anni, so che se non condanno quest’uomo Caifa inizierebbe una rivolta, ma se lo condanno sono i suoi discepoli a fare la rivolta, in entrambi i modi ci sarebbe spargimento di sangue…..Cesare mi ha avvertito due volte e giura che la prossima volta il sangue sarà mio, questa è la mia verità.

Procolo: Governatore, Erode si rifiuta di condannare quest’uomo, lo stanno portando di nuovo qui, avremmo bisogno di rinforzi. C’è una possibilità… c’è un vecchio condono disposto dai tuoi predecessori per far notare la clemenza di Roma…

Pilato: di che si tratta??

Procolo: In pratica, durante una festa importante il procuratore può concedere una grazia speciale a un condannato… in questo caso potresti applicarla a Gesù?!?

Pilato: facciamo così… chiediamo il consenso della folla… che sicuramente appoggerà Gesù… visto che ha ricevuto tanti miracoli da lui!!
Magari lo mettiamo a confronto con un grosso criminale… tipo… Barabba! quell’assassino… così la folla non avrà dubbi su chi scegliere… Prepara il confronto…

Pilato: Popolo di Gerusalemme, vi è tra voi l’usanza di liberare un carcerato per la festa di Pasqua… Per mostrarvi la magnanimità di Roma vi diamo ancora questa possibilità… E allora, chi volete che vi liberi?? Gesù o Barabba?

Folla: Barabba… Barabba…

Pilato: Ma come?? Che male ha fatto costui?

Folla:
Libero Barabba… libero Barabba…

Pilato: Ecco l’uomo…

Capi insieme alla folla: Crocifiggilo… a morte… appendilo alla croce…

Pilato: Crocifiggetelo voi… Per me non ha fatto niente di male…
( rivolto a Gesù ) Non mi parli?? Non sai che ho il potere di liberarti e il potere di farti morire??

Gesù: Tu non avresti nessun potere se non ti fosse dato dall’alto… per questo chi mi ha consegnato nelle tue mani ha una colpa ancora più grande…

Pilato: Io non sono responsabile del suo sangue…
(Pilato si lava le mani)

VIA CRUCIS FINO ALLA CROCIFISSIONE e RISURREZIONE (Frazione S. Eustachio)