Margarita

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1984

Per tradizione la Tequila si serve in un piccolo bicchiere con sale ed uno spicchio di lime. Il sale viene messo nell’incavo tra il pollice e l’indice della mano che regge sul dorso il lime. Si lecca il sale e dopo aver bevuto la tequila si succhia il lime. Questo gesto poco elegante caratterizza uno dei cocktail più popolari.
Il Margarita è un ottimo after dinner ed è il più comune cocktail messicano a base di tequila oltre ad essere tra quelli più noti del mondo. Margarita significa “perla” in latino, mentre in spagnolo è la traduzione della parola margherita. Infatti qualcuno attribuisce il suo nome al colore bianco o giallo pallido del cocktail.
Il suo valore nel mondo della miscelazione è evidenziato dal fatto che tanti barman, tra gli anni ‘40 e i ‘70 del secolo scorso, se ne sono attribuiti la creazione. Secondo quanto dice William Grimes, autore di “Straight Up or On the Rocks: The Story of the American Cocktail”, ci sono molte persone che affermano di aver bevuto Margarita già negli anni ’30, quindi è facile affermare che il Margarita non fu inventato dopo il 1940, ma molteplici sono le storie su colui che ne fu l’inventore. Sia l’Agua Caliente Racetrack, un ippodromo situato a Tijuana, che il Bertita’s Bar in Tasca, entrambe località messicane, sostengono di aver dato origine al Margarita pressappoco nel 1930.
Sara Morales, esperta di folklore messicano, ha affermato che è stato creato, intorno al 1930 da Dona Bertha, la proprietaria del Bar Bertha a Taxco, Messico, e ha aggiunto che il primo drink creato da questa donna si chiamava “Bertha” e il “Margarita” è stato la sua seconda creazione. Tra il 1934 e il 1935 presso il bar Las Dos Republicas situato in Matamoros in Mexico , un barman di nome Willie proveniente da Città del Messico , creò questa bevanda per Marguerite Hemery. Costei visse dal 1930 a Rio Grande Valley ed era molto amica del proprietario del locale. La storia vuole che il barman compose uno speciale drink per lei, che assaggiò e disse : “Questo è davvero meraviglioso!Come si chiama?” Il barman chiese quale era il suo nome e lei disse: “Marguerite”. E così lui rispose : “Allora questa bevanda si chiamerà Marguerita.”
La persona a cui si accredita maggiormente la creazione del drink è Daniel Negrete. Secondo quanto racconta suo figlio Salvador, la tradizione familiare vuole che Daniel, originario di Città Del Messico, avesse aperto un bar al Garci Crispo Hotel situato in Pueble, con suo fratello David. Nel 1936, in occasione del matrimonio del fratello David con la cognata Margarita, Danny diede vita a questo cocktail di Tequila, Triple Sec e succo di Lime serviti con ghiaccio tritato, offrendolo alla sposa come regalo di nozze e coniandolo col suo stesso nome. Johnny Durlesser barman del ristorante Mc Henry- Tail o’ the Cock di Los Angeles, in un intervista nel “Van Nuys News” del 1955 sostiene di averlo creato nel 1937. Nel 1966 rilasciò un’altra intervista alla rivista “Bon appetite” sostenendo di aver inventato il drink nel 1936, quando una signora gli chiese di riprodurre una bevanda che aveva assaggiato una volta in Messico. Miscelò così un cocktail che soddisfò pienamente la richiesta della signora Margaret, e che da lei prese il nome. La rivista riporta che Durlesser portò il drink ad un concorso nazionale classificandosi terzo.
Un’altra storia racconta che negli anni’30 la Young’s Market Company aveva cominciato a distribuire la Tequila Cuervo. Vernon Underwood presidente della suddetta società si recò da Johnny Durlesser, e gli chiese di creare qualcosa partendo dal suo distillato, al drink risultante diede il nome di sua moglie Margaret.

Ivan Cibele