Napoli, capitale del virtuale

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Il 2, 3 e 4 dicembre sono stato alla quinta edizione del VideoGameShow alla Mostra D’Oltremare di Napoli. Questa fiera, che si alterna tra Milano e la città partenopea, si incentra sui videogame, promuovendone il campo competitivo (E-Sports). Non mancano, però, le star del web. Infatti, il format dell’evento parla chiaro“TORNEI+YOUTUBERS+FUN”. La sempre più grande popolarità, che questi fenomeni del “tubo” stanno avendo, ha due facce della medaglia. La positiva, più che altro per l’organizzazione, è l’enorme affluenza che ne deriva; quella negativa, invece, è il caos generato da questo fiume di persone impazzite nel vedere coloro che seguono ogni giorno su internet. Quest’anno, bisogna dare lode agli organizzatori, la cosa è stata gestita bene, senza problemi, file e fastidi, essendo stati separati gli youtuber, dal comparto videogame. Interessante è stato anche l’accento che è stato posto ancora di più sugli E-Sports. ESL, società internazionale per la competitività nei videogiochi, affiancata da G.E.C. (Giochi Elettronici Competitivi), federazione italiana, facente parte del CONI, hanno messo in mostra e affermato che la competizione videoludica è alla pari delle altre. Ormai gli atleti, perché così devono essere definiti, sono dei professionisti a tempo pieno. La figura un po’ goffa e rozza del nerd, dei decenni addietro, si è snaturata. Questa fiera, però, non è stata dedicata solo ai più giovani, ma anche ai più grandi e ai nostalgici, che hanno la possibilità di cimentarsi nei giochi retrò, pilastro della loro infanzia. Tra cabinati, stand con le solite chicche, palchi, finali dei tornei, team competitivi che scambiavano chiacchiere tra di loro, senza quella avversità che si vede nello sport, calcistico soprattutto, bisogna dire che ci si sentiva a casa. E’ sempre bello poter stare a contatto con quello che ti piace, vedere le novità nel campo che ti interessa, acquistare qualcosa e tornare a casa col sorriso. Le fiere della nerdcultura hanno proprio questo scopo: aggregare le persone per le loro passioni. Questo, più che altri, è stato l’evento che più ha sottolineato questo intento, anche direttamente con dichiarazioni sul main stage della ESL. Un’esperienza che ripeterò sicuramente, senza ripensamenti, anzi, consigliandola sempre a più persone.