Frutto tardivo di un avventuroso e profondo sconvolgimento nel consiglio comunale, la presentazione della proposta progettuale (e, quindi, la partecipazione al bando provinciale per i comuni sulla riduzione dei rifiuti di cui parlammo nel precedente numero) è avvenuta l’ultimo giorno utile, in una mattinata frenetica trascorsa nell’ufficio tecnico comunale.
Lasciando da parte le “ipotesi” e le “condizioni al contorno”, che, mi preme sottolineare, sempre fanno la differenza, illustrerò in breve le 3 azioni che costituiscono la “proposta progettuale”.
Esse riguardano tematiche quali: acqua e riduzione dei rifiuti plastici, compostaggio domestico e riduzione dei rifiuti biodegradabili di cucine e mense ed, infine, la formazione nelle scuole e l’informazione.
Per quanto concerne la prima, si è presentato un progetto di una “fontana ecologica” che altro non è che un erogatore di acqua liscia e gassata gradevolmente fresca, per promuovere la cosiddetta “acqua del sindaco”, esaltandone le caratteristiche di qualità e di sicurezza per mezzo di un’unità filtrante. Sfruttando le “meravigliose acque sotterranee dei Monti Picentini” (così sono chiamate in letteratura, e ciò la dice lunga sulla loro qualità) che hanno caratteristiche organolettiche eccezionali e con l’istallazione, appunto, della fontana ecologica, potremmo ottenere grandi risultati in termini di riduzione dei rifiuti plastici, dei conseguenti costi di smaltimento, della produzione di CO2 e della spesa familiare per l’acqua gassata.
Per quel che riguarda la seconda azione prevista, il compostaggio domestico, si effettuerà la distribuzione delle rimanenti compostiere (nel 2009 il Comune di Montecorvino Rovella ne distribuì un centinaio su trecento) che giacciono, “indisturbate” e piene di polvere, in uno dei garages sottostanti il Viale dei Cappuccini e si distribuirà un manuale del compostaggio domestico per favorire l’ottenimento di un buon compost.
La terza azione è la formazione nelle scuole e l’informazione al cittadino sia con campagne di sensibilizzazione, che dei risultati ottenuti.
Ci auguriamo che il comune di Montecorvino Rovella sia ammesso a finanziamento (che, lo ricordiamo, è dell’80% della spesa totale che è di circa 31.400 euro) e che rispetti in toto la proposta progettuale.
Riducendo, riutilizzando e riciclando rifiuti dovrebbe anche ridursi la tassa sui rifiuti…ma questo è un altro discorso che riprenderemo presto. Intanto facciamo un grosso in bocca al lupo a tutti i concittadini rovellesi per l’assegnazione di tale finanziamento e per la possibilità reale di poter ridurre almeno una parte dei rifiuti prodotti.
Un esempio di democrazia partecipativa
Alcuni mesi fa volevamo, con l’associazione CentoTerre Picentine ed il Comitato Cittadino, proporre alcuni progetti sulla riduzione dei rifiuti e di sensibilizzazione ambientale, e ne parlammo in un paio di riunioni.
Il giorno successivo alla seconda, Gennaro Mauro mi invia in un messaggio il link in cui si legge che “è stato indetto il bando…”
Tutto nacque da qui: i progetti divennero ben presto dipendenti dalle condizioni del bando.
E poi…i soliti “imprevisti”: rimpasto dell’amministrazione comunale, dopo aver parlato con l’ormai ex assessore al ramo. Si insediano i nuovi e arriva una telefonata di Angelo Sica: “Armà, ho parlato con l’assessore. Ti ho fatto un appuntamento per domani.”
Il resto è storia: si spera solo all’ammissione a finanziamento.
Ma non dimentichiamoci come tutto è nato: da una parola, da un link o, forse, più precisamente da ciò che si definisce democrazia partecipativa: sembra un parolone, ma è ciò che è avvenuto nella realtà. Realtà in cui spesso, se non sempre, gli Enti Pubblici hanno difficoltà a fare già l’ordinario, con innumerevoli problemi e difficoltà economiche sempre più evidenti, ma che con un po’ di aiuto e di volontà dei cittadini possono tentare di risolvere: Calamandrei scriveva “Lo stato siamo noi”. Noi gli crediamo.
Armando Falcone
Direttivo Legambiente Battipaglia